Uno degli esami che si eseguono durante una valutazione biomeccanica Podologica che presso il nostro ambulatorio Podolab eseguiamo frequentemente è l’analisi dell’impronta.
Questo esame fornisce informazioni importanti che possono mettere in relazione patologie del sistema muscolo-scheletrico oltre a fornirci indizi su possibili patologie future e quindi darci la possibilità di lavorare preventivamente.
E’ indispensabile comprendere che con la sola acquisizione dell’impronta o con il solo esame Baropodometrico non è possibile ottenere una diagnosi senza che la stessa sia accompagnata da un’accurata visita clinica e dalla valutazione funzionale del piede (test articolari, test clinici, etc.) eseguita da un Podologo esperto; è quindi importante sapere che l’analisi dell’impronta è soltanto una piccola parte di uno studio biomeccanico e del funzionamento del piede e preferiamo ribadirlo poiché esistono diverse strutture o negozi sportivi che offrono l’opportunità di analizzare la propia impronta o valutare il modo di deambulare facendo credere al cliente che sia sufficiente per ottenere una diagnosi completa.
Esistono diversi metodi per acquisire un’impronta per l’analisi biomeccanica del piede, anche se negli ultimi anni i sistemi informatizzati vengono preferiti per la loro grande accuratezza e capacità informativa.
Qualunque sia la metodica utilizzata va comunque sottolineata l’importanza dell’impronta plantare che presso il nostro ambulatorio Podolab acquisiamo sempre con tre metodiche distinte al fine di poter interpretare al meglio qualsiasi minima variazione.
Va considerato che il piede è l’unica parte del nostro corpo che è a contatto con l’ambiente esterno e pertanto assume una notevole importanza per gli sportivi e per chi lamenta dolori di origine deambulatoria.
In Podolab valutiamo l’impronta inizialmente con un podoscopio, apparecchio costituito da una serie di specchi ed illuminato con una luce particolare che ci permette, oltre ad evidenziare le zone di carico, di identificare aree cutanee interessate da eventuali infezioni micotiche.
Proseguiamo poi all’acquisizione dell’impronta del piede utilizzando una pedana Baropodometrica collegata ad un sistema informatizzato di ultima generazione in grado di ricostruire l’impronta in 3D grazie anche all’innumerevole quantità di sensori (7 sensori per cm2) di cui la pedana dispone.
Mediante la rappresentazione dell’impronta con scala colorimetrica riusciamo a quantificare la pressione per ogni singolo punto di appoggio, individuando le aree potenzialmente patologiche in pazienti a rischio come i diabetici, pazienti con disturbi neurologici e con problematiche vascolari.
Il softaware permette inoltre di localizzare il punto di massimo carico e nell’analisi dinamica anche la linea delle pressione medie e massime oltre ai baricentri del piede stesso permettendo all’operatore di far meglio comprendere al proprio paziente la natura dei suoi disturbi.
Lo stesso sistema viene utilizzato per la valutazione dell’equilibrio registrando su un grafico l’oscillazione del baricentro corporeo in un determinato periodo di tempo, esame che ripetiamo ad occhi chiusi o aperti o con posizioni particolari al fine di diversificare patologie di altri recettori posturali come occhio, bocca, orecchio interno e cicatrici, dalle problematiche di origine podalica.
Infine acquisiamo l’impronta con il podoscanner; scanner specifico per il piede ed anch’esso associato ad un softaware dedicato che ci permette di analizzare, misurare e confrontare le impronte dei due piedi al fine di ricercare anche le più piccole differenze e problematiche di tipo formativo (lunghezza, larghezza, angoli specifici, etc.).
Va notato che queste metodiche sono soltanto una piccola quantità di informazioni che l’impronta può fornirci e che i sistemi utilizzati sono affidabili, ripetibili e validati da studi scientifici internazionali.
La parte più interesante è che la metodologia utilizzata consente di quantificare e confrontare i risultati potendo così valutare oggettivamente i risultati che le terapie, ortesiche, riabilitative e chirurgiche che nel nostro centro Podolab proponiamo.
Infine vogliamo ribadire che l’interpretazione dei dati va affidata ad un Podologo specializzato che abbia le capacità di collegare le informazioni cliniche con la patologie che il paziente presenta o potrà presentare nel tempo.
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